ABSTRACT
Current geological studies aimed at predicting major earthquakes rely on continental drift and tectonic plate motion, from which they derive statistical data on earthquakes that have occurred throughout geologic history. They then add complex, expensive fault-drilling to monitor tectonic plate motion over time.
The data help observe the slow evolution of older sedimentary layers and for identifying artifacts within deep layers.
However, this extensive work has not been helpful for earthquake prediction.
I propose improving the current seismic forecasting method by adopting an innovative approach.
After conducting twenty-year surveys using three fast-acting astronomical precursors, detectable several days in advance, that precede intense seismic events, I have verified that, with this approach, two-thirds of high-magnitude earthquakes can be predicted one to two days in advance.
These are the earthquakes we fear most, and we would like to predict them one or more days in advance, so that people living in the planet's historic seismic zones can adopt appropriate seismic-prevention behaviors.
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ASTRATTO
Gli attuali studi geologici che mirano a prevedere i terremoti di maggiore entità si basano sulla deriva dei continenti e sullo studio dei movimenti delle placche tettoniche, da cui ricavano dati statistici collegabili ai terremoti accaduti nel corso della storia geologica; poi aggiungono complesse e costose trivellazioni nelle faglie per controllare i moti delle placche tettoniche nel tempo.
I dati sono utili per osservare la lenta evoluzione degli strati sedimentari più antichi e per individuare reperti all'interno di strati profondi.
Tuttavia, tutto questo ampio lavoro non è stato utile a prevedere i terremoti.
Propongo di migliorare l'attuale metodo di previsione sismica adottando un approccio innovativo.Dopo aver condotto rilievi ventennali utilizzando tre precursori astronomici ad azione rapida - monitorabili con vari giorni di anticipo - che precedono gli eventi sismici intensi.
Ho verificato che, con questo approccio, si possono prevedere due terzi dei terremoti di magnitudo elevata, con uno o due giorni di anticipo.
Questi terremoti sono quelli che più temiamo e vorremmo prevederli con uno o più giorni di anticipo, affinché le persone che vivono nelle zone sismiche storiche del pianeta possano adottare adeguati comportamenti di prevenzione sismica!